RIFLESSIONI SULLE NARRAZIONI DELLA SACRA BIBBIA – FINO ALL’ODIERNO

71 pensieri su “RIFLESSIONI SULLE NARRAZIONI DELLA SACRA BIBBIA – FINO ALL’ODIERNO”

  1. Ciao Mario, ho letto il tuo post e vorrei, se me lo permetti condividere con te il mio pensiero. Innanzi tutto vorrei precisare che i testi antichi così come la bibbia o i vangeli o la torah sono testi che hanno diverse chiavi di lettura e nello specifico possiamo parlare di testi pragmatici e gnostici. Se li leggiamo letteralmente è come voler leggere una fiaba pensandola come un giornale di cronaca. Prima precisazione, in questi testi anche una semplice banalità è ricca di significati. Partiamo con l’etimologia del nome abramo : Abramo (in ebraico: אַבְרָהָם, ’Aḇrāhām anche Avraham, da cui il significato “Padre di molti”; in arabo: ابراهيم‎, Ibrāhīm; ) La sua storia è narrata nel Libro della Genesi ed è ripresa nel Corano. Secondo Genesi (17,5), il suo nome originale era אַבְרָם (’Aḇrām, Avram), poi cambiato da Dio in Abraham. Possiamo iniziare a dire che “Padri molti” potrebbe stare indicare proprio la grandezza del Padre, riferita ad una moltitudine di pesone. Immagina come una volta potevano immaginare il Dio, visto come una figura lontana dall’uomo a cui si chiedevano invocazioni e favori. Immagina quindi di vedere un Dio che questa volta chiede e mette alla prova. Una figura totalmente diversa dall’immaginario comune. Vediamo isacco : Isacco il Patriarca (יִצְחָק, Yitzchak, “Egli ride\riderà”; in greco: Ἰσαάκ Isaak, in arabo: إسحاق‎ ʾIsḥāq) (Bersabea – Mamre) è un personaggio della Bibbia, uno dei grandi patriarchi; è il figlio di Abramo e Sara. La sua vita è narrata nel libro della Genesi (Genesi 15-35). Nell’Islam è chiamato Ishāq, e la sua vita è narrata nel Corano. Il suo nome (“egli riderà” o “egli ha riso”), proviene dalla reazione di sua madre Sara all’udire la profezia della sua nascita: ella era assai anziana ed era sterile. Egli riderà…questo è già di per se strano visto che accetta la sua morte come sacrificio. Isacco accetta il volere del padre…così come Abramo accetta il volere di Dio. Sono due figure complementari. Accettano il volere divino e ne diventano parte stessa del volere. E’ un po’ come dire che in questa vita tutto quello che ci capiterà sono solo prove e il nostro compito è di saperle accettare e superarle. Questa è la vera chiave in cui va letto il racconto. Se guardassimo solo alla storia vedremmo solo un padre omicida ed un figlio, passami il termine succube del volere del padre. Le stesse leggi da lui indicate andrebbero a contraddire i suoi comandamenti … Non uccidere. Credo che la chiave di lettura sia un’altra e per capirla appieno bisogna entrarci fino in fondo altrimenti si rimane solo in superficie senza capire cosa si cela all’interno.

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      1. Apprezzo molto la lena nel voler scendere ad un confronto – anche se ahimé esso è tarpato nella luce che può dare in quanto nell’ombra agìto. Tu dici di anfibologìe e allegorìe (delle quali la Bibbia abbonda). Ma nella resa dovuta come un debito, dell’esempio, non possono esserci retrovie, tanti garbugli che fanno solo il gioco dell’Avversario. Il Creatore deve conoscere le caratteristiche (e i difetti) della sua creatura. A parte questo, il mio modesto ma inalienabile osservare è incentrato su Abramo. Abramo, paradigma del fedele e della fede. Aldilà delle interpretazioni liriche, rettoriche, poetiche persino, quel che atterrisce è la complicità colla quale viene ordita un’uccisione di un innocente! Dunque, una vita è sacra sempre oppure non lo è mai! Con tutte le parole che possiamo profferire (e il verbo è grandemente considerato da chi lo crede premessa e promessa da mantenere),il volere di Dio non può essere contraddittorio: Satana, non si avvale forse della confusione? Dell’equivoco? Sa farsi anche “angelo di luce” per ingannare! E non è pensabile che vi sia la collaborazione del Supremo,dato che il Male non può stare alleato con il Bene – neppure per una prova! Ciao, grazie!

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    1. La tua osservazione è sicuramente riscontrabile nel rapporto genitori/prole; la storia del “capro espiatorio” è stigmatizzata
      per un’obbedienza inconcepibile a compiere un atto estremo, per di più, verso un innocente. Ciao, Elisa! Buona serata!

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  2. L’ uso della parola biblica nella Chiesa ha preso la piega del potere. E per esercitare la propria volonta’ assunta come verita’assoluta ha usato e interpretato queste parole per questo. Ma la penso come Cristian qui sopra. Anche Gesu’nel Vangelo dice ” Sia fatta la tua volonta’” . E ancora ” chi perderanno sua vita in nome mio ( del Padre) avrà salva la vita. E’ questa la vita e non quella dopo la morte in cui ipoteticamente te ci si salva . E se davvero si e’ compreso con fede e fiducia e proprio sentire che siamo eterni la richiesta fatta ad Abramo ha un senso.
    Questo e’il mio utilissimo parere.

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    1. Il Dio 2.0 del nuovo testamento è amico dell’uomo, gli va incontro salvifico, lo comprende e soffre insieme a lui mentre il Dio 1.0 del vecchio Testamento è iroso, geloso, permaloso e al genere umano non gliene fa passare una.

      Zipesegetadellaportaaccanto

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      1. È una ripartizione – questa tua, caro Zip – che fa emergere una più umana aspirazione per coloro che si soffermano all’ ascolto della buona coscienza; ma la Sacra Scrittura, la Bibbia è intesa dal cristianesimo indivisibile…ciao, buona serata!🖐️🤗🕊️

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  3. Sono anche d’accordo con il tuo punto di vista secondo cui la Bibbia può essere interpretata in modi diversi, a seconda del nostro background culturale e delle nostre convinzioni personali. È un approccio che rispetta la diversità delle interpretazioni bibliche e incoraggia la discussione e la condivisione di idee.

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  4. Concordo pienamente con te e ti dirò di più, nel tempo mi sono talmente spoetizzata del Cattolicesimo che spiritualmente mi sono orientata e le sento più consone a me in quanto uomo anzi donna, alle filosofie orientali senza appartenerne a una in particolare. Buon pomeriggio

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  5. Post molto interessante, si dice fai quel che il sacerdote dice, non quello che fa. Sono persone come noi e, in quanto tali fallibili.
    Il Signore aveva messo alla prova la Fede di Abramo ed anche io rimasi perplessa.
    In certi momenti mi appariva duro, mi interrogavo. In fondo, anche il dubbio è una maniera di pregare 🛐 🙏 Un caro saluto 👋 Mario Angelo 😇
    Buona giornata, un abbraccio 🤗🖐👌💯💥💫💫💫🙏🙏🙏😘😍

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  6. Un petit message pour te souhaiter une bonne journée

    Pour te mettre dans la bonne humeur

    Allez réveille-toi si tu ne l’es encore pas

    En ce jour est l’espoir que quelque chose de merveilleux se produira

    Que ta journée soit belle est ensoleillée

    Pour toi

    Bise Amicale Bernard

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  7. Ho letto la Bibbia 3 volte e più volte certi passi, mentre il Vangelo l’ho consumato a furia di rileggerlo, ma la fede che avevo da ragazza l’ho persa improvvisamente, prima mi reputavo agnostica , ma la verità è che sono atea e non cerco nulla … Prima pregavo e piangevo, più pregavo e più piangevo…Ho smesso di pregare e sto meglio…La Bibbia è stata scritta da uomini ed è fallace per l’impronta Umana e non risulta che Gesù o Dio abbia lasciato scritto qualcosa . Tutto quello che ci arriva sono pensieri inquinati da pensieri coercitivi che riguardano la Fede… Naturalmente più spessorata è la Fede più grande è l’indice di ascolto per chi legge la Bibbia o testi sacri.
    Non ho fede e abiuro tutto e questo succede da quando è morto mio padre …Non sono riuscita a pregare più e sto meglio.Ciao Mario !🙋🥰👍

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    1. Una delle complicità involontarie che recano tanto benessere alle religioni – tutte ma in particolare alla più invasiva e potente, quella Cattolica – è il misturare l’originario sentimento dell’umano che lo fa guardare in alto,con la presunzione che ci siano persone che l’ “alto” possano rappresentarlo e renderlo vicino e benevolo. In tal modo sono gestite paure, obbedienze, riti che altro non sono se non marketing di impresa. Nulla c’entra l’ascolto del Superiore con il vociare e le stridenti opere che s’impongono miserrimamente. Ciao!

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      1. Si dice che le religioni sono l’oppio dei poveri, secondo me scavano nell’ignoranza e nella paura, si fanno forti nel tormentare con il fuoco eterno per poter giostrare con l’arma del ricatto e cioè : sii schiavo della chiesa e avrai il Passaporto per il Paradiso e io non credo a certe panzanate, da bambina ovviamente avendo avuto un’educazione religiosa opprimente avendo avuto da parte di mio nonno due monaci e da parte di mia nonna una monaca di clausura e una spogliata perché uscita dal convento .Mia madre che abitava di fronte la chiesa del Carmine e portava lo stendardo era devota e pedante riguardo la fede .Ma poi studiando e parlando con i miei professori ho incominciato a dubitare di molte cose e piano piano mi sono staccata e non credo più a nulla 😞🙋🥰

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  8. Sì, andare direttamente a Dio per chiedere perdono è la via… eppure quel perdono è possibile solo perché Gesù è morto per noi. Lo ha fatto a causa dell’Amore, non per placare un Dio arrabbiato.

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