L’ATOMICA IMPREVISTA

L’ “atomica non prevista” metaforizzata in Vladimir Putin è una delle colpe madornali dei paesi occidentali e atlantici, che dovevano porre maggior attenzione alle sue tendenze di dominatore cruento, recingerne le disponibilità derivanti dal commercio e diffidarne l’amicalità.

Nel discorso tenuto da Putin il 18 marzo 2022 davanti a una folla fallita di autentica partecipazione (com’è facile intuire di un popolo verso chi detiene un Paese, la Federazione Russa, con il bavaglio e le prigioni) ci sono state affermazioni che per gli ammiratori sono state miele, per i critici hanno avuto l’effetto grottesco, blasfemo,inascoltabile, poiché profferite da una lingua biforcuta e micidiale, tale è quella del tiranno di Mosca!

Egli vuole addomesticare le sue occupazioni belliche con motivazioni che non esistono. Si è arrampicato sulla Bibbia, ha parlato di “genocidio”, sorvolando sul suo stragismo – come se i carri armati,gli aerei militari che sganciano ordigni al suo comando, fossero disinfestazioni di un ortolano contro i parassiti. Egli per giustificare un’invasione – comunque ingiustificabile! – riporta alla memoria di chi ascolta episodi e parole chiave che possono impressionare l’ uditorio superficiale: nel definire “nazisti” gli ucraini, butta nel discorso parti della II guerra mondiale ove Stepan Bandero, ucraino, capo dell’Organizzazione di estrema Destra, criminale di guerra, collaborò con la Germania di Adolf Hitler per combattere il comunismo sovietico. La domanda: è attendibile e di conto, riesumare la responsabilità storica di personaggi del passato, nella continuità dell’Ucraina di oggi ? È lineare accostare Zelensky, peraltro di razza ebrea, all’idea del nazismo hitleriano?

Del resto, essere CONTRO Putin non significa parteggiare per Zelensky ma essere CONTRO abusi, atrocità,ingiustizia e il Male che tali azioni dispone.

L’intrusione violenta e sanguinaria in Ucraina, ordita dal Ladro, Vladimir Putin è una difesa del suo Paese, la Russia? In tal caso, dov’è la documentazione di atti di aggressione e di guerra, a Mosca, a San Pietroburgo, a Kazan, Novosibirisk, Jekaterinburg, Rostov-Na,Samara, Omsk? Il confine della Federazione Russa nella sua estensione di 20.139 Km è stato violato da qualcuna delle nazioni contese e invase? La rivendicazione del Donbass – città dell’Ucraina orientale e Donetsk, centro urbano ucraino a maggioranza linguistica russa, è ammissibile? O è invece un atto di sottrazione territoriale condannabile dai Tribunali penali internazionali?

Nessuna di queste domande di probabilità trovano una risposta plausibile per le decisioni di Putin, né ha avuto luogo alcun atto bellico che toccasse la Confederazione russa!

L’anima migliore della Russia, tiranneggiata da un miserabile delinquente, deve solo detestare colui che per la sua enorme avidità di potere, sta facendo andare a capofitto – economico e morale, dinanzi al mondo – la Russia; che è pronto a sterminare chiunque si opponga ai suoi piani! Adesso è toccato all’Ucraina, domani punterà gli obici su chi vorrà – finché avrà arsenale e vita.

6 risposte a "L’ATOMICA IMPREVISTA"

    1. Non sarà facile porre termine a un conflitto come questo,scatenato per sottomettere un popolo. Da più parti giunge l’opinione che Putin verrà estromesso in un modo o nell’altro,proprio perché con lui dov’è non potrà avvenire neppure una “tregua tranquilla”. Ciao, Grazia,buona Domenica sera!

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